Era anche prevedibile che il giorno dopo fosse un coro di “avanti tutti insieme”, “riuniamoci” ecc. Solo che in realtà non è cambiato molto: le primarie del Pd hanno confermato che c’è ancora chi sa riunire le persone in nome di un’idea, hanno fatto a pezzettini i gufi che parlavano di flop, hanno reso ancora più inutile e sciocca la scelta scissionista.
Però, nonostante il 70 per cento abbondante, il rischio è che domani tutto sia come ieri: direzioni Pd in cui si prendono decisioni con una proporzione di 7 a 3 (o anche 8 a 2) ma poi la minoranza non si adegua, non si allinea, fa l’offesa, si allea con casapound per affossare la maggioranza.
A livello locale il tutto è ancora più chiaro. Estremamente chiaro. Prima gli iscritti e poi i votanti alle primarie hanno detto chiaramente (78 per cento) che il Pd di Sassuolo ha scelto Renzi e la linea di Renzi. Vuole quello, non altro, qualunque cosa sia e qualunque sia la critica dotta e di sinistra più vera di quella più vera che gli si possa rivolgere.
E allora perchè il Pd di Sassuolo continua ad avere un solo paio di assessori dichiaramente fedeli alla linea di Matteo Renzi? Perchè ogni iniziativa politica che fa capo a Renzi vede brillare per assenza segretari, presidenti, sindaci e assessori? Perchè l’unico consigliere dichiaratamente renziano è l’unico estromesso dalla maggioranza? Perchè ci sono un assessore e almeno quattro consiglieri scissionisti (due già fuoriusciti, altri due dichiarati) che continuano a fare il bello e il cattivo tempo nelle scelte del partito e ad essere più ascoltati di quelli che scissionisti non sono?
E perchè il sindaco e il segretario non solo consentono, ma appoggiano tutto questo? Domani sarà ancora come ieri, vale a dire voti in un senso del popolo del Pd e scelte in tutt’altro senso da parte della maggioranza del partito?
Perchè anche queste primarie non si rivelino inutili e frustranti, quanto lo furono quelle di Bersani e quanto lo è stato un referendum buttato alle ortiche, sarebbe ora che: coloro che hanno da sempre sostenuto e appoggiato Renzi e di fatto rappresentano la maggioranza del Pd, facessero sentire la loro voce invece di starsene in retroguardia con l’aria leggermente offesa; che chi ha fatto una scelta diversa, legittima, la facesse veramente, se il Pd di Renzi non è in nessuna delle sue scelte e idee il suo partito, inutile stare abbarbicato alla sedia.
Se le scelte degli elettori continueranno ad essere frustrate come nelle occasioni precedenti, alle prossime primarie andrà 1,5 milioni di persone, a quelle dopo 1 milione. E alle amministrative non andrà meglio. Vale la pena di buttare tutto per non fare un passo , non dico indietro, ma almeno di lato?